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Welcome email: dal benvenuto alla profilazione degli utenti

Profilazione utente
welcome email - profilazione utenti

Se è la prima impressione quella che conta, possiamo subito ben comprendere l’enorme potenziale che si racchiude all’interno di una welcome email.

Tecnicamente come “welcome email” si definisce l’email automatica che riceviamo una volta che ci registriamo ad un sito, ad un servizio on-line o più semplicemente ci iscriviamo ad una newsletter.

Si tratta a tutti gli effetti di un’email transazionale che, proprio in virtù di questa sua natura, troppo spesso, nella peggiore ipotesi, non viene configurata oppure lasciata con un layout e contenuti testuali standard.

In realtà, se personalizzata nella forma e nel contenuto, essa rappresenta non solo un ottimo biglietto da visita per l’azienda ma anche l’occasione, per quest’ultima, di instaurare una relazione con i propri utenti (a tale proposito, ti invitiamo a leggere il post dedicato).

 

Welcome email: e se fosse molto di più di un messaggio di benvenuto?

Dati e statistiche lo dimostrano: le welcome email sono la tipologia di email che raggiunge tassi di apertura ed engagement decisamente più alti rispetto alla media di altre newsletter che solitamente vengono inviate: sicuramente gli utenti che si iscrivono ad un servizio si aspettano di ricevere tali messaggi, pertanto la tempestività dell’invio gioca un ruolo cruciale.

Engagement ma non solo: proprio perché vengono ricevute in un momento in cui l’utente è più propenso ad interagire, le welcome email possono rappresentare un ottimo strumento per iniziare a profilare la propria audience, creando workflow e mettendo in campo efficaci strategie di marketing automation.

Dati anagrafici, preferenze, interessi e molto altro ancora: è importante inserire nella welcome email un call to action che inviti l’utente a progredire nella relazione con il brand.
Se la presentazione di prodotti e servizi o l’invio di promozioni speciali possono essere un interessante gancio, sicuramente può rivelarsi altrettanto utile invitare l’utente a compilare un breve questionario di profilazione.
Welcome email e smart form dinamici rappresentano così due ottimi strumenti da utilizzare in una prima fase per conoscere meglio la propria audience.

 

Tips&Tricks
Apri la tua welcome email con un saluto ed un ringraziamento rivolto all’utente, ma non dimenticare di inserire un link ad una breve survey di profilazione, potrebbe essere utile per inviare successivamente offerte personalizzate o mostrare prodotti più in linea alle esigenze ed alle aspettative dell’utente.

 

E se gli utenti non cliccano? Esiste sempre la possibilità di segmentarli per ringaggiarli successivamente con comunicazioni ad hoc.

 

profilare gli utenti con la welcome email

Consigli pratici: come personalizzare la tua welcome email

Empatia, layout accattivante e coerente con l’immagine aziendale, messaggio di ringraziamento, proposta di prodotti/servizi consigliati, articoli del blog più recenti, link ai profili social:gli elementi che possono comporre una welcome email di successo sono tanti ed il consiglio è quello di utilizzarli al meglio con l’obiettivo di fornire ai tuoi nuovi utenti, non solo contenuti di approfondimento, ma soprattutto lo stimolo a conoscere l’azienda e, in talune circostanze, anche il codice sconto può essere una leva interessante.
Ma proprio perché gli elementi da mettere in gioco sono davvero tanti, il consiglio è quello di non sfruttare una sola email, ma di creare un vero e proprio workflow, ovvero una welcome serie.

  • Prima email: gioca sul piano emotivo
    Entra in empatia con il nuovo utente, un caloroso benvenuto e ringraziamento è ciò che serve. Crea un layout accattivante, scegli un’immagine di apertura che attiri l’attenzione, fornisci una breve presentazione dell’azienda ed inserisci link a profili social e risorse preziose come il servizio customer care o il blog aziendale.
  • Seconda email: stimola l’aspetto razionale
    È il momento di far conoscere più nel dettaglio prodotti e servizi offerti nonché la mission ed i valori del brand. Può essere l’occasione per far conoscere i prodotti più venduti ed invitare l’utente all’azione.
  • Terza email: investi sul livello persuasivo
    L’obiettivo è quello di far progredire l’utente nella relazione con l’azienda: acquisto, richiesta preventivo rappresentano le azioni più richieste. Codici sconto, offerte a tempo personalizzate possono così rappresentare un ottimo strumento per raggiungere l’obiettivo.

Non dimentichiamo però quanto riportato sopra: ovvero che la welcome email può anche rappresentare un’ottima occasione per conoscere meglio la propria audience.
Ecco allora che potrebbe essere interessante inserire un breve questionario anche nella prima email, l’offerta dei prodotti, presente nella seconda email, potrebbe essere così personalizzata proprio in funzione dei dati inseriti precedentemente dall’utente.

E se si ritiene che qualche domanda possa “spaventare” i nostri utenti anche un semplice banner da cliccare può essere una prima strada per profilare la nostra base utenti.

 

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